La devozione, la pietĂ  popolare

Da sempre i devoti Agrigentini, anche con vero sacrificio, non mancano di recarsi, ogni Sabato, piova o non piova, in memoria di quell’irripetibile Sabato Santo, a rendere “U Visitu”, la Visita di lutto alla Madre Addolorata. A gruppi o singolarmente dai vari quartieri di questa smembrata Città i devoti si recano al Santuario, molte volte per una semplice visita, una preghiera, un saluto, un dialogo, un lungo raccontarsi con la Madre che comprende ogni Dolore. Molti si fermano per recitare il S.Rosario o la tradizionale Coroncina popolare dei Sette Dolori, o ad assistere alla santa Messa. Quanti sciolgono in lacrime le loro amarezze, tutto questo nel silenzio dominante di un lutto che nel viso della Madonna è speranza, è Resurrezione!
IL “SETTESPADE”
Il tema delle Sette Spade ricorrente nei retabli Spagnoli del barocco castigliano, presente anche in Sicilia nell’ambito devozionale dell’Addolorata.
Ma perchè Sette Dolori, perchè Sette Spade?
Nel Vangelo Secondo Luca leggiamo: “ . . . Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: Ecco, egli qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, e come segno di contraddizione mentre a te una Spada trafigger ’anima , affinchè siano svelati i pensieri di molti cuori”
La Profezia del Vecchio Simeone al Tempio il primo Dolore, egli parla di una Spada, il dolore che la Madonna vivr con la Sua Compassione alla Passione e Morte di GesĂą.
I SERVI DI MARIA
Durante la lotta tra Guelfi e Ghibellini sette mercanti fiorentini videro una sera l’immagine della Madonna vestita di nero, piangente per un’uccisione. I mercanti appartenevano al movimento mariano dei Laudesi, così chiamato perchè la sera si radunavano a cantare gli inni davanti ad una sempre diversa edicola della Madonna. Dopo questo episodio gettarono le armi, indossarono un abito nero a lutto e si ritirarono sul Monte Senario, a 18 chilometri da Firenze, conducendo una vita eremitica e fondando la Compagnia di Maria Addolorata.
Ogni settimana andavano a Firenze a piedi e passavano dalla parte di Cafaggio dove c’era una cappella con l’immagine della Madonna Annunziata, i bambini quando li vedevano arrivare li chiamavano i Servi di Maria e da allora il nome della Compagnia cambiò in Servi di Maria.
I Servi di Maria
Dal secolo XV si ebbero le prime celebrazioni Liturgiche sulla Compassione di Maria ai piedi della Croce, collocate nel tempo di Passione o dopo le festività Pasquali. Nel 1667 il Priore dei Servi di Maria ottenne da Pio VII che la celebrazione Liturgica dei Sette Dolori di Maria venne fissata nel Calendario Romano e ricordata nella 3° Domenica di Settembre, Pio X secondo la sua riforma, la fissò definitivamente il 15 Settembre.